La data è impressa nella memoria di tutti noi: quell’11 settembre 2001 non potrà mai essere dimenticato, non solo dagli americani: l’attacco alle Torri Gemelle di New York ha marchiato indelebilmente i ricordi, segnando una svolta nella storia. C’è un prima e un dopo le Torri Gemelle. E in mezzo ci sono quegli attimi della mattina dell’11 settembre, segnati da video, fotografie, diapositive dell’orrore che ci hanno fatto sentire da lontano la paura vissuta da chi era lì fisicamente, l’odore della polvere, il senso di impotenza di fronte ad una tale tragedia.
Un aereo di linea sorvola Manhattan a bassissima quota: in qualche secondo, il velivolo si schianta sulla torre nord delle Twins Towers, i grattacieli gemelli che svettano a oltre 400 metri nello skyline dell’isola newyorchese. È questione di neppure 20 minuti e ne arriva un altro a colpire la torre sud, prima che entrambe collassino e avvolgano la zona in una nuvola di fumo che ricorda quella di un’esplosione. Il bilancio complessivo dell’attentato è di 2.977 vittime, con l’aggiunta dei 19 attentatori divisi fra i quattro aerei. In totale sono morte 2.606 persone solo fra le due torri gemelle, 246 passeggeri ospitati dai quattro voli e 125 persone al Pentagono.
Torri gemelle, le frasi più belle
Ecco alcune frasi sulle Torri gemelle.
- Ti telefono perché non voglio che ti preoccupi quando sentirai cos’ è successo. Un aereo è caduto sulla nostra Torre. Non agitarti, sto bene. Stiamo evacuando l’ edificio. Devo andare (Voci dalla Torri Gemelle)
- Ho il viso ustionato, non mi riconoscerai. Mi ami lo stesso? ( Andrew Knox 29 anni, dal tetto di una delle Torri, a un collega)
- L’11 settembre 2001. Ma la sensazione ha continuato a possedermi, inspiegabile, e allora ho fatto ciò che al mattino non faccio mai. Ho acceso la Tv. Bè, l’ audio non funzionava. Lo schermo, sì. E su ogni canale, qui di canali ve ne sono quasi cento, vedevi una torre del World Trade Center che bruciava come un gigantesco fiammifero (Oriana Fallaci)
- Continuano le chiamate dalla seconda Torre. Sembra che la cima della Torre si stia inclinando. Si inclina verso sud-ovest. Sta crollando. (Poliziotto dall’ elicottero, ore 10.26)
- L’arrivo del secondo aereo, dritto verso il basso come uno squalo proprio sopra la Statua della Libertà: ecco il momento determinante. Fino ad allora l’America ha pensato di assistere al peggior disastro nella storia della sua aviazione civile; da lì in poi ha percepito il senso della fantastica violenza che si era appena scatenata contro di lei. (Martin Amis)
- Qui l’11 settembre c’erano due torri: un simbolo dell’America. Adesso è solo un cantiere e un cimitero. […] Si sono concluse qui le storie umane di 3000 persone. Nelle loro tasche i passaporti di sessanta nazioni. Tra i morti anche 479 vigili del fuoco, poliziotti, soccorritori. (Enzo Biagi)
- Col passare degli anni, la maggioranza degli americani è stata in grado di tornare a vivere una vita normale, come prima dell’undici settembre. Ma io no. Ogni mattina ho ricevuto i briefing sulle minacce alla nostra nazione. E ho giurato che avrei fatto tutto quanto in mio potere per mantenerci al sicuro. (George W. Bush)
- Tutti gli ambienti democratici d’America e d’Europa con in prima linea guida del centrosinistra italiano sanno oramai bene che il disastro attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l’aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan. (Francesco Cossiga)