Attore, commediografo, ma anche poeta, è stato soprannominato “il principe della risata”. Antonio De Curtis, in arte Totò, nasce il 15 febbraio del 1898 a Napoli. Le sue battute hanno toccato tutti i temi, anche i più delicati. Per la sua recitazione anche in ruoli drammatici, Totò è unanimemente considerato uno degli attori teatrali e cinematografici che l’Italia possa vantare. Non terminò gli studi, ma si rifugiò nella sua vera passione: il teatro. Qui conobbe tra i più importanti personaggi della scena teatrale, primo fa tutti, Eduardo De Filippo. Morì a soli 69 anni, dopo aver regalato all’Italia momenti di spensieratezza e risate in bianco e nero. Inoltre ebbe tre funerali: uno a Roma, dove morì, uno a Napoli, dove nacque, ed uno, informale e al cospetto di una bara vuota, nel Rione Sanità dove era cresciuto.
Totò, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle e famose di Totò
- Non so leggere, ma intuisco
- Signori si nasce ed io, modestamente, lo nacqui
- L’umorismo non ha prezzo
- Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo.
- Signore, di sua moglie mi piace tutto, tranne il marito.
- A proposito di politica, ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare?
- Forse vi sono momentini minuscolini di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte. La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza.
- Quando hai a che fare con una persona che si crede superiore agli altri e ne è fermamente convinta, ridici sopra e assecondala, perché non è bello rovinare i sogni di un idiota.
- In tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.
- Ogni limite ha una pazienza
- Il mondo io lo divido così, in uomini e caporali. E più vado avanti, più scopro che di caporali ce ne son tanti e di uomini ce ne sono pochissimi.
- Non sono cretino. Sono stato cretino un solo giorno: quello del mio matrimonio.
- Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira.
- La vera miseria è la falsa nobiltà
- A morte o ssaje che d’è? È na livella
- Sono un minorenne anziano