La “Tragedia di Superga” fu un grave incidente aereo, nel quale perirono 31 persone fra atleti, dirigenti, giornalisti e membri dell’equipaggio del “Fiat G.212” appartenente alla compagnia aerea “ALI”. Questa si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese. L’incidente si verificò alle 17,03 di mercoledì 4 maggio 1949. Di ritorno dal match amichevole con il Benfica, la squadra granata al completo, partì da Lisbona con l’aereo “Fiat G.212” della compagnia “ALI”. A causa delle pessime condizioni atmosferiche e della scarsa visibilità legata alla presenza di nebbia, il pilota, erroneamente convinto di trovarsi a una quota di sicurezza, effettuò una virata per iniziare la fase di atterraggio, portando il velivolo a schiantarsi.
Tragedia di Superga, il Gran Torino, le frasi più celebri
Ecco alcune delle frasi più celebri sulla Tragedia di Superga, il Gran Torino.
- Muore giovane colui che è caro agli Dei. (Giacomo Leopardi)
- Sotto la pioggia di un pomeriggio del 1949 la squadra più forte del mondo abbandonò la scena della sua storia ed entrò di schianto nella sua eternità. Erano le 17.03 del 4 maggio, quando la torre di controllo dell’aeroporto di Torino cominciò a sospettare che ci fosse qualcosa che non andava: il pilota dell’aereo che riportava a casa i giocatori del Torino non rispondeva più alla radio. Le nubi basse, inconsuete per la stagione, addormentavano la città da qualche ora, quando si udì l’esplosione (Piero Vietti)
- Forse era troppo meravigliosa questa squadra perché invecchiasse. Forse il destino voleva arrestarla nel culmine della sua bellezza. (Carlin)
- Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto “in trasferta”. (Indro Montanelli)
- “La più bella festa popolare dopo la Liberazione”, dissero a proposito dello scudetto 1976. Io e mia figlia e un gruppetto di amici ritagliammo e dipingemmo 10000 enormi scudetti, poi la notte prima di Torino-Cesena, fino alle sei del mattino, andammo ad affiggerli in tutte le colonne del Centro. Nessuno sapeva. La città si svegliò con una sorpresa che fu anche struggente (Serafino Geninetti)
- Ora mi chiedo quando è nata in Italia la passione vera, spesso accanita, per il calcio. E rispondo che è nata col Grande Torino. (Vladimiro Caminiti)