Vittorio Emanuele nasce a Torino il 14 marzo del 1820, figlio primogenito di Carlo Alberto, re di Sardegna, e Maria Teresa d’Asburgo. Egli fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione nazionale e divenne il primo re d’Italia dal 1861 al 1878. Dopo la fine del potere temporale dei papi, trasferì a Roma, la capitale del regno. Il 17 marzo del 1861 il parlamento proclamò la nascita del Regno d’Italia, proponendo questa formula al Parlamento italiano e Vittorio Emanuele II assunse il ruolo di Re d’Italia.
Nel 1865 re Vittorio Emanuele II trasferisce la capitale da Torino a Firenze ed attua importanti riforme, fra cui la promulgazione del codice civile e l’abolizione della pena capitale. Nel 1866, alleato della Prussia, dà avvio alla terza guerra d’indipendenza, con la quale annette anche il Veneto. Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, si spegne a Roma il 9 gennaio 1878, a soli 58 anni.
Vittorio Emanuele II, le frasi più belle
Di seguito alcune frasi e citazioni di Vittorio Emanuele II.
- Con Roma capitale ho sciolto la mia promessa e coronato l’impresa che ventitré anni or sono veniva iniziata dal mio magnanimo genitore.
- La volontà della nazione, fondamento del nostro diritto pubblico, e glorioso titolo della monarchia su cui venne ricostituita l’unità della patria, ha la sua ordinaria manifestazione per mezzo del corpo elettorale, da cui emana la Camera rappresentativa.
- Il nostro paese, piccolo per territorio, acquistò credito nei Consigli d’Europa perché grande per le idee che rappresenta, per le simpatie che esso ispira. Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché, nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi!
- A Roma ci siamo e ci resteremo.
- Io non ho altra ambizione che quella di essere il primo soldato dell’indipendenza italiana.