Vittorio Emanuele III nasce a Napoli il giorno 11 novembre 1869. Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, regnerà sovrano in Italia dal 1900 al 1946, imperatore d’Etiopia dal 1936 al 1943 e Re di Albania dal 1939 al 1943. Egli era noto come “Re soldato” e “Re di Peschiera” per la sua costante e assidua presenza al fronte durante la Prima Guerra Mondiale; viene chiamato anche “Sciaboletta” per la sua bassa statura (153 cm), per la quale si sarebbe reso necessario forgiare una sciabola particolarmente corta, che evitasse di strisciare in terra. Grazie a molti viaggi e soggiorni all’estero ha modo di completare la propria educazione approfondendo materie giuridiche, politiche, amministrative e statistiche.
Studiando i problemi del settore fonda a Roma l’Istituto Internazionale d’Agricoltura. I campi che predilige sono però quello storico, la paleografia e la diplomazia. il 9 maggio 1946 Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto II di Savoia. Meno di un mese dopo, il 2 giugno 1946, un referendum istituzionale porrà fine alla monarchia a favore della forma repubblicana dello Stato italiano. Vittorio Emanuele, si ritira in esilio ad Alessandria d’Egitto. Qui muore il 28 dicembre 1947.
Vittorio Emanuele III, le frasi più belle
Ecco alcune frasi di Vittorio Emanuele III.
- Cerco di conoscere gli uomini con cui ho da fare, ma, salvo naturalmente delle eccezioni, ne sono poco edificato.
- Cittadini e soldati, siate un esercito solo! Ogni viltà è tradimento, ogni discordia è tradimento, ogni recriminazione è tradimento
- È facile apparire intelligenti, quando si è belli!
- Fratelli, non cessate mai d’amarvi
- Giolitti maneggiava il Parlamento come nessuno al mondo, e teneva un libro in cui ogni pagina era dedicata a un deputato, su cui scriveva vita, morte e miracoli: non esisteva uno solo che, dopo una lunga osservazione, potesse sfuggire al ricatto.